Obiettivo principale del recupero è stato la conservazione di quel sistema di segni che caratterizzano Torre Mozza: tracce materiali di fortificazione; la peculiare tessitura muraria; i materiali costruttivi locali e le finiture presenti. Gli interventi sono stati realizzati secondo i criteri della compatibilità, del minimo intervento e della durabilità nel tempo.

Il progetto esecutivo si è arricchito di proposte migliorative inerenti la conoscenza del bene culturale ai fini del restauro, quali saggi di pulitura e indagini diagnostiche, e che hanno limitato l’impatto del ponteggio sulla fruizione del bene, attraverso una comunicazione del cantiere. 

Pulizia, disinfestazione e bonifica del vano interno dal guano e protezione delle aperture con posa in opera di reti antipiccione;

Rimozione delle patine biologiche, dei depositi e delle parti ammalorate;

Pre-consolidamento, revisione, consolidamento della muratura e sostituzione degli elementi non recuperabili con operazioni di cuci-scuci e integrazione della malta d’allettamento.

Rimozione delle patine biologiche mediante applicazione a spruzzo di biocidi e successiva rimozione meccanica.

Per il recupero delle strutture murarie è stato necessario procedere con il metodo del cuci-scuci, che prevede la rimozione degli elementi lapidei degradati e la successiva sostituzione e integrazione con materiale compatibile per composizione, proprietà fisico-meccaniche, proporzioni e lavorazione.

Applicazione a spruzzo del biocida;

Setacciatura della tufina per la nuova malta a base di calce idraulica;

Ricomposizione della muratura con operazioni di cuci-scuci, integrazione della malta d’allettamento e stilatura dei giunti.

Pulitura dai depositi organici e inorganici;

Ricomposizione del paramento murario con rimozione dei componenti lapidei decoesi e in distacco e delle porzioni di malta incoerente;

Operazioni di cuci-scuci e integrazione con malta di calce idraulica;

Per la malta utilizzata è stato scelto un impasto in grado di resistere all’azione degli agenti atmosferici e alle particolari condizioni dovute all’aerosol marino: a base di calce idraulica, sabbia di fiume e tufina setacciate, con aggiunta di cocciopesto per la resa cromatica.

Rimozione della vegetazione e dei depositi organici e inorganici.

Integrazione della malta di allettamento tra i conci irregolari.

Per il consolidamento del coronamento, si è optato per un intervento mimetico considerato il più adeguato sia per ragioni di sicurezza (strutturali) che di tutela (massima compatibilità e lettura dell’opera).

Sono state realizzate delle integrazioni di uguale spessore della sezione muraria originale e con le medesime caratteristiche decorative rispetto agli elementi conservati.

Pulitura, rimozione dei depositi e degli elementi ammalorati;

Integrazione della porzione angolare con ripristino della sezione muraria e inserimento di conci sagomati in accordo con quelli in opera.

Il consolidamento del coronamento ha previsto diverse fasi di lavoro: 

1. Preparazione del consolidante a base di resina;

2. Iniezione della resina nelle lacune della muratura;

3. Consolidante applicato;

4. Finitura con malta nei punti di applicazione.

Le integrazioni del coronamento sono state previste con le medesime caratteristiche decorative rispetto agli elementi conservati.

1. Sbozzatura del concio;

2. Rifinitura;

3. Posa in opera nella porzione angolare integrata.

Gli interventi sulla copertura hanno previsto: 

1. Rifacimento della pavimentazione in cocciopesto;

2. Rimozione delle strutture metalliche del lucernario degradato presente e sostituzione con un elemento di protezione orizzontale.

Rifacimento della pavimentazione in cocciopesto:

1. Stesura del primo strato grossolano di cocciopesto e livellatura;

2. Finitura del cocciopesto con olio di lino cotto per l'impermeabilizzazione. 

Rimozione delle strutture metalliche e della vegetazione infestante.

Installazione di un nuovo elemento in cor-ten di chiusura orizzontale.

Gli interventi di sistemazione dell’intorno della Torre sono stati preceduti da saggi preventivi con sorveglianza archeologica, condotti per valutare la presenza di eventuali tracce archeologiche.

È stato realizzato uno scannafosso alla base della Torre per eliminare l’umidità di risalita nelle murature:

1. Scavo con posa in opera del canale di raccolta dell’acqua;

2. Riempimento con materiale drenante;

3. Colmatura dello scavo;

4. Realizzazione di pavimentazione in stabilizzato con illuminazione integrata.

Gli interventi di sistemazione dell’intorno hanno previsto:

1. Abbattimento delle barriere architettoniche, realizzazione di percorsi pedonali con pavimentazione eco-compatibile in stabilizzato;

2. Dotazione di sedute con la creazione di un nuovo spazio sociale;

3. Installazione di totem e pannelli divulgativi sul bene culturale con attenzione all’accessibilità dei contenuti in particolare per persone con disabilità visiva;

4. Dotazione di un sistema di illuminazione e cura del verde.